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​LA NASCITA DEL MUSEO

Giuseppe Scalvini e il suo rapporto con Desio

Il museo Giuseppe Scalvini, ubicato nella prestigiosa Villa Cusani Tittoni Traversi di Desio, nasce per accogliere la Donazione Scalvini, l’importante produzione scultorea che l’autore ha deciso di donare alla municipalità cittadina. Il rapporto che Giuseppe Scalvini ha instaurato con Desio, infatti, è segnato da grande affetto, da quando, giovane artista, pose una delle sue prime opere sul fronte della Basilica della città; è questo legame indissolubile che ha indotto il Maestro a designare Desio come unico luogo prescelto per ospitare  alcune delle sue opere più famose. Desio ha accolto le volontà dell’artista inaugurando il Museo Scalvini (la cui sezione permanente è costituita dalla donazione dell’autore) con l’intento di offrire un tributo alla creatività ed all’intensità dell’espressione artistica del Maestro, ma soprattutto per perpetrare la gratitudine che la città nutre nei suoi confronti.

Giuseppe Scalvini

Giuseppe Scalvini (Milano, 1908 - Milano, 2003) è uno scultore nato e formatosi artisticamente a Milano. Aderente al movimento artistico “15 Borgonovo” (dal numero civico della galleria d’arte che ne espose le opere) e poi al Realismo Esistenziale degli anni cinquanta, la sua fama si consolidò con l’invito alle Biennali di Venezia del 1948 e 1954. Profondamente influenzato dalle tematiche intimiste e quotidiane del Realismo Esistenziale, Scalvini iniziò ad intraprendere un percorso individuale improntato sull'esaltazione del soggetto come elemento cardine dell’indagine dell’esistenza. Nel corso della sua carriera realizzò diverse decorazioni e bassorilievi per la città meneghina, tra cui bisogna annoverare importanti opere come le aquile ubicate sulla facciata della Stazione Centrale e alcune sculture per il Cimitero Monumentale e Maggiore.  


Nel 1936 Scalvini inizia ad instaurare un rapporto professionale con Desio, dal momento che è proprio a lui che viene commissionata, dall'architetto Cabiati di Seregno, la realizzazione del Gruppo Scultoreo (comprendente due figure angeliche) per il timpano della Basilica SS. Siro e Materno della città. Questo evento lascerà un segno indelebile nell'animo dell’artista, poiché, al di là dell’aspetto professionale, tra Desio e Scalvini si svilupperà un legame affettivo molto intenso. Tutto ciò culminerà nel 1999, quando con l’Amministrazione comunale viene concretizzato l’atto formale della Donazione delle opere dello scultore, presentata ufficialmente al pubblico nel 2003.  

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